Nel corso dell’incontro con i genitori dei ragazzi autistici tenutosi in data odierna in Casal di Principe (Ce), presso la sede dell’Associazione “La Forza del Silenzio” di Via Bologna n. 10, è emerso quanto di seguito riportato:
– il Presidente della compagine, Enzo Abate, sulla scorta di quanto riferitogli in mattinata dal Direttore Generale dell’ASL di Caserta, Dott. Ferdinando Russo, ha comunicato ai genitori che l’erogazione dei trattamenti in corso è garantita fino al 31 dicembre 2019 e che la stessa ASL si sta già attivando per reperire i fondi relativi all’anno 2020, posto che non ha alcuna intenzione di interrompere gli stessi. La Direzione Generale di Caserta ha, inoltre, riferito che provvederà in primis a creare delle equipe multidisciplinari aventi il compito di valutare periodicamente ogni singolo utente, al fine di procedere ad una eventuale rimodulazione del trattamento terapeutico ed in secundis a prendere in carico i circa 180 utenti ancora in lista di attesa;
– si è poi proceduto ad illustrare le proposte presentate dall’Associazione in sede di audizioni sulle risoluzioni in materia di disturbi dello spettro autistico lo scorso 5 giugno presso la Camera dei Deputati (XII Commissione – Affari Sociali) e nel corso dell’incontro del 7 ottobre presso il Ministero della Pubblica Amministrazione, ovvero: 1) Creazione di equipe all’interno delle quali diventa fondamentale l’inserimento di un analista del comportamento che sia in possesso di specifici requisiti così come già espressamente previsti dal BOARD, ossia: laurea quinquennale in materia psicologica o pedagogica; possesso della certificazione, riconosciuta a livello internazionale, BCBA di livello specialistico rilasciata dal BOARD; svolgimento di un periodo di attività di supervisione supervisionata da BCBA senior per un totale di almeno 1500 ore, di cui 75 di supervisione; mantenimento della certificazione del BOARD, attraverso l’adempimento dell’obbligo della formazione continua; iscrizione ad un Albo nazionale per analisti comportamentali appositamente previsto; 2) Creazione di una lista di Centri specializzati sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico, tramite la pubblicazione di un apposito bando che preveda i requisiti che i suddetti Centri debbano possedere a garanzia dell’erogazione di trattamenti efficaci ed etici, finalizzati alla piena realizzazione del diritto alla salute tutelato dall’articolo 32 Costituzione del soggetto affetto da disturbo dello spettro autistico; 3) Regolamentazione normativa della continuità terapeutica. La diagnosi di autismo viene formulata nei primi tre anni di vita del bambino dal neuropsichiatra infantile che si occupa, nello specifico, di prenderlo in carico e di seguirlo in tutto il percorso terapeutico fino al raggiungimento della maggiore età. In base alla disciplina vigente, al compimento dei 18 anni il soggetto autistico transita nel Dipartimento di Salute Mentale all’interno del quale esiste solo la figura dello psichiatra che, però, non possiede competenze e formazione specifica in materia di autismo. Premesso che il quadro sopra descritto è fortemente lesivo e pregiudizievole per il benessere psico-fisico dei caregivers e per la salute dei soggetti autistici in quanto compromette il lavoro terapeutico già svolto e impedisce agli stessi di migliorare, abbiamo suggerito l’istituzione di una equipe multidisciplinare che sia in grado di assicurare la continuità terapeutica ad oggi inesistente. All’interno della suddetta equipe dovrebbero essere inserite le seguenti figure professionali: neuropsichiatra infantile, neuropsichiatra, psichiatra, neurologo, psicologo, OSS ed esperto del comportamento ABA; 4) Erogazione di concessioni per la creazione di un numero maggiore di strutture per accogliere gli autistici adulti con personale dedicato e adeguatamente formato, visto l’aumento esponenziale di diagnosi di autismo registrate nell’ultimo decennio. I genitori presenti, oltre a manifestare approvazione per le suddette proposte, hanno affidato alla compagine associativa il compito di presentarle presso la Direzione Generale dell’ASL di Caserta con l’auspicio che le stesse possano essere inserite nel bando che sarà pubblicato prossimamente;
– per completezza espositiva è stato poi precisato che la XII Commissione – Affari Sociali, in seguito alle summenzionate audizioni, il 25 luglio u.s. ha approvato la risoluzione conclusiva 8-00037, con cui ha impegnato il Governo, tra le altre cose, ad adottare iniziative volte a rivedere i modelli organizzativi dei servizi ospedalieri e ad assicurare pari trattamenti nelle diverse regioni. La risoluzione recependo in parte alcune proposte suggerite dall’Associazione ha impegnato, inoltre, il Governo ad: “(…) adottare le iniziative di competenza per assicurare nei dipartimenti di salute mentale adeguati percorsi di presa in carico dei pazienti adulti con disturbi dello spettro autistico, con personale specificamente formato e aggiornato”; “(…) assumere iniziative, per quanto di competenza, volte a favorire il potenziamento, in termini di risorse umane, dei servizi di neuropsichiatria infantile e di dipartimenti di salute mentale, al fine di poter definire adeguate equipe multidisciplinari e garantire una diagnosi e un trattamento precoce e tempestivo in grado di incidere e migliorare la prognosi”. Gli altri aspetti approvati dalla XII Commissione impegnano il Governo: “(…) ad attivarsi per l’istituzione di una rete scientifica ed epidemiologica, anche in raccordo con analoghe esperienze in ambito europeo o internazionale, al fine di promuovere studi e ricerche finalizzati a raccogliere dati di prevalenza nazionale aggiornati sull’autismo e a censire le buone pratiche terapeutiche ed educative dedicate a questo tema”; “(…) ad adottare uno studio di fattibilità in collaborazione con le regioni, al fine di assicurare la raccolta dati volta a fornire una mappatura dei servizi, a cominciare da alcune regioni campione e la definizione di procedure operative da estendere all’intero territorio nazionale”; “(…) a supportare il mondo associativo e del volontariato, organizzato da persone autistiche e dai loro familiari, per la realizzazione di progetti di vita autonoma, assumendo iniziative per la semplificazione delle procedure per l’assegnazione di beni confiscati alla mafia o di proprietà degli enti locali, quali immobili o terreni, per favorire la realizzazione di attività socio-educative-sportive e, altresì, l’imprenditoria mediante, ad esempio, la realizzazione di fattorie sociali e dell’orticultura”.